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Indice analitico

PAROLE D'AMORE

DAL CUORE DEL PADRE
DAL CUORE DEL FIGLIO

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2 agosto 1983


Dice sempre la mamma di Annamaria:

Anna, zia Marina si è svegliata con un nome in mente: Roberto Quinzi. E, come un sussurro: Ha bisogno”… Lo zio Eugenio ricorda che la madre aveva un fratello di nome Roberto, morto prima del ‘900, ancora studente in medicina ....

Sì, Roberto Quinzi è una creatura che non ha pace e che si assilla tanto fino alla disperazione perché non ha nessuno che preghi per lui. Il Signore si dispiace di questo e si annuncia a voi affinché voi preghiate per lui. Il Signore non l’ha voluto subito in Paradiso perché egli non frequentava i santi Sacramenti, e perché non pregava abbastanza con fede. Il Signore vuol farti sapere, mamma di AnnaMaria, che tu puoi fare qualche cosa per lui, ossia puoi pregare nei tuoi Santi Rosari, puoi far celebrare delle Sante Messe, e Dio ti sarà grato per questa tua collaborazione alla salvezza delle anime purganti. Resta ferma nel tuo proposito di aiutarci in questo e vedrai che Dio sarà generoso con te e ti aiuterà in tanti tuoi assillanti problemi di vita.
Questo Roberto Quinzi morì giovane e di malattia. Il suo cuore era buono e molto sensibile ma non amava abbastanza il Signore e la Madonna. Quando è stato per morire, non ha voluto invocarci con fede per cui ancora paga in Purgatorio le sue colpe di gioventù spensierata e ne soffre da morire dalla disperazione. Ha bisogno di preghiere, e di tante preghiere che sia tu che tua sorella Marina non mancherete di fargli avere per la gloria di Dio.
Quella voce è stata proprio la voce di Annamaria, che è in Cielo con Noi e non vuole vedere soffrire nessuno senza portare aiuto spirituale alle anime in pena,

La Madonna

 

Devi dire alla zia Marina che quel Roberto Quinzi io l’ho scoperto mentre ero alla ricerca di quelle anime che stanno in Purgatorio a soffrire perché nessuno si ricorda di loro.
Alla riabilitazione delle anime in terra, Gesù incarica le anime più belle del paradiso affinché vadano a scoprirle per aiutarle verso una loro redenzione. Allora, in questo caso, e solo in questo, Gesù accondiscende a che noi andiamo vagando per il Purgatorio, e saggiamente le sappiamo scegliere e presentare alla Generosità tanto grande del Signore, che sa valutare la nostra scelta e ci aiuta ad aiutarle per la loro salvezza eterna.
Gesù è buono e misericordioso con loro e sa largamente perdonare e pazientare che le anime arrivino a Lui prima o poi con l'aiuto della nostra collaborazione e partecipazione, che a noi, anime elette, dà tanta gioia e sapiente gratitudine al Signore.
Ora mi chiedi se Roberto Quinzi è arrivato più in alto verso Dio con le vostre S. Messe e preghiere.
Ebbene, vi dirò di sì, e Roberto vi ringrazia grandemente in attesa di altri aiuti ancora ed è tanto felice.
Cara mamma, Dio è con te e con tutta la tua famiglia, timorata di Dio e devota alla Madonna, che è sempre con AnnaMaria in vostro soccorso,
la tua AnnaMaria

Ed ecco quanto abbiamo saputo a proposito di Roberto Quinzi consultando i registri parrocchiali di Tufillo (suo luogo di nascita e di morte)

“Addì, 27 novembre 1891, in Tufillo, Roberto Quinzi di anni ventuno, figlio del fu Luigi e di Giuseppina Rea, oggi 27 detto, alle 1,15 pomeridiane, senza alcun sacramento e l’assistenza al ben morire, rese l’anima a Dio.
Il suo corpo fu sepolto nel Cimitero comunale presenti i testi.
l’Arciprete
Raffaele Checchia”


Roberto Quinzi, nato il 23/11/1870, era studente a Napoli quando, il 3/2/1891, gli morì il padre, Luigi Gennaro, di 49 anni. Per tornare a casa, sorpreso dalla tormenta, aveva dovuto affrontare a piedi i vari chilometri che separavano il paese dalla stazione ferroviaria.
In seguito a questo, ammalatosi di polmonite, morì il 27 novembre dello stesso anno.

N.B.: Da questo “fatto” è nata la devozione per Annamaria nel piccolo paese di Tufillo (e di conseguenza in terra d’Abruzzo), dove ogni estate si tiene un concerto in suo ricordo.

 




 
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