in cui tutto si chiarifica e si spiega,
si scioglie e si dispiega alla luce dei fatti
oltre che delle parole, delle promesse e delle speranze,
delle attese e delle preghiere, delle invocazioni continue
e delle continue aspirazioni alla vita migliore,
alla vita così come lo la avevo concepita per voi,
alla vita redenta e alla vita restituita
intatta nei suoi principi, purificata dalle sue colpe,
ricucita dai suoi sbreghi e restituita alla luce del mattino,
che ogni cosa rischiara dopo il buio della notte,
dopo la tenebra delle tenebre,
dopo l'annuncio di morte
che finalmente ritrova la vita nella vita,
il risorto alla gloria, il risorto alla pace,
nei cuori e ai cuori, al ritorno alle origini,
quando il corpo, solo luce, della luce Mia viveva,
in contatto diretto e in contatto Mio d'amore.
... In questo giorno di Pace e di Amore,
di resurrezione dalla morte e di resurrezione alla vita,
quella vita che Io ho donato e quella vita che ho amato
per amare sempre più,
per amare con ardore e amare con amore.
Ecco, il cuore si riempie di quest'umile concetto
tanto ricco di sorprese, tanto ricco di ogni cosa
che ogni cosa arricchisce e ogni cosa rinvigorisce,
questo umile concetto, che dei poveri è prerogativa,
quando nulla loro resta, se non di questo vivere e morire,
questa umile parola, così semplice a pronunciare,
così veloce a uscire dalla bocca di chi spera,
dalla bocca di chi vive con gli occhi suoi al cielo,
con gli occhi suoi a Me, che di questo solo vivo
perché di nulla altro ho bisogno, se non di amore che Io dono
e di amore che Io ricevo, da Me stesso, fuori di Me stesso,
una girandola di baci che Io dono a chi Mi ascolta,
che lo dono a chi Mi crede, a chi in Me spera e a chi in Me ripone
ogni affanno e ogni inganno della vita sua difficile,