di gioia e di allegria,
di esplosione continua di canti e di suoni, di luci e di colori,
affinché un tripudio tutto diventi,
un tripudio di allegria che amore ancora generi
in voi stessi, fuori di voi stessi,
che instancabili poi vi renda
perché mai si stanca chi di Me vive
e mai si stanca chi del Mio amore vive,
di adorarMi e di glorificarMi,
perché ricco diventa il suo cuore
e saldo diventa il suo cuore
e straripante diventa il suo cuore
per chi ancora soffre e per chi di lui ha bisogno
per rigenerare le sue forze e per rialimentare le sue forze,
quando queste siano esaurite dalle fatiche della vita
che lo stesso lascio avere
onde si reinnesti questo ciclo meraviglioso
del donarsi reciprocamente e del donarsi spontaneamente,
il Mio amore, il Mio solo amore,
perché questo è il Mio amore, che spontaneo si dona
per ridare all'altro la gioia di vivere
e la voglia di sorridere,
e per ricevere dall'altro la voglia di vivere
e la gioia del sorridere,
in un incontro Mio d'amore, che tra voi sono e tra voi resto.
Parole d'amore, parole Mie d'amore
in un cantico Mio incompreso
che felice si manifesta a chi invece Mi comprende,
nel Mio desiderio di conoscervi
e nel Mio desiderio di condividere con voi
le gioie e i dolori che la vita vi propone
e che la vita vi impone,
dove per vita non intendo la Mia Vita sublimata,
il concetto Mio di Vita che la realtà intera permea
ma la vita vostra difficile,
la vita vostra di uomini che la vita avevate perso