Indice


Indice analitico

PAROLE D'AMORE

DAL CUORE DEL PADRE
DAL CUORE DEL FIGLIO

pagina 144
 

 

 

 

 

Così avevo Io in cuore di crearvi, Mie amatissime creature,
e con questo spirito e con questa attesa
vedevo il mondo crearsi sotto i Miei occhi vigili e attenti,
smagliante di luce e smagliante di colori,
verdeggiante di piante e di fiori profumati
mentre di pesci e di animali pullulavano le acque e le terre
pronte a fornire cibo e fresche bevande al nuovo arrivato,
al Mio erede universale, all'uomo
che fin da sempre era nella Mia mente creatrice di Padre
come essere che doveva ricalcare le Mie stesse orme
in un mondo terreno visibile e tangibile
ma che di Me doveva portare lo stampo intatto
dei Miei pensieri e delle Mie intenzioni di amore
per tutto ciò che fuori di Me esisteva
come prodotto meraviglioso del Mio intenso desiderio di amare,
ossia di vedere e di conoscere, di sapere e di toccare,
una realtà che fosse fuori di Me
e che Mi appartenesse solo per derivazione
e per disintegrazione di Me stesso e per ricomposizione di Me stesso,
come una cellula fecondata nel grembo materno
si realizza per quello che è lo scopo della sua esistenza
solo nel momento in cui, fecondata,
ossia arricchita di un elemento complementare e opposto,
comincia a moltiplicarsi e a rimoltiplicarsi
fino a costituire, in miniatura, quello che sarà l'uomo di domani.

Questo è il principio, il principio che governa

ogni cosa che Mi appartiene e che Mi identifica,
un processo generatore che fa parte di Me fin da sempre,
ossia fino dai secoli dei secoli,
una realtà da Me imprescindibile
perché inevitabile nel suo essere,
ossia inevitabile
come è inevitabile il desiderio di qualunque forma di energia pensante
di provare il desiderio di espandersi fuori di se stesso
nel desiderio continuo di vivere e di sopravvivere,

 

 

 

 
Indietro

PAROLE D'AMORE

DILECTUS MEUS MIHI ET EGO ILLI


Home

Avanti