Che tu sappia che cosa significa                                                                27 Giugno 1989
soffrire anche nel corpo per
sapere stare vicino a chiunque soffra,
a chiunque si ammali a chiunque non
sappia quanto è bella la vita.

(tormentata da un fortissimo e continuo mal di denti...)
In questi momenti di grande sofferenza... non dubitare del nostro grande affetto che ti giunge dalla Sfera Celeste dove risiede il Signore degli afflitti e il Signore della sofferenza.
Senza sofferenza non c'è remissione... e tu sai che cosa possano significare queste parole per tante anime che di sofferenza vivono senza respiro, senza trovare sollievo alle proprie umane sofferenze. Chi soffre con il cuore vicino a Dio può offrire la propria sofferenza, e questo è dono di grande valore agli occhi di Dio che ama con profonda tenerezza chi nel Suo nome soffre e chi a Lui si abbandona chiedendo sollievo e remissione.
Al Signore piace il cuore degli afflitti che si abbandonano a Lui nei momenti di dolore. Il Signore ama la solitudine di coloro che in questi momenti a Lui si rivolgono... e ti diciamo che è importante per te in questi momenti stare vicina a noi e con noi condividere il dolore, affinché salga a Dio il tuo desiderio di stare con Lui e di amarLo tanto, come tanto si ama quando si cerca qualcuno che dia conforto e assistenza nei momenti di sconforto.
Il Signore vuole anche la sofferenza affinché nella sofferenza maturi il tuo spirito, affinché tutto conosca il tuo spirito, la tua mente e il tuo corpo, del male, il male che assale e che tormenta, che si avvinghia e che non molla, che rovina e che bestemmia...
Che tu sappia che cosa significa soffrire anche nel corpo, che tu sappia come stare vicino e chiedere, chiedere, per chiunque soffra, per chiunque si ammali, per chiunque non sappia quanto è bella la vita, quanto è dolce il soffrire con la vita nel cuore, con la gioia nel cuore, con l'amore nel cuore, con noi nel cuore.
Lascia che ti parli ancora e che dica al tuo cuore parole di conforto, perché tu sappia dirne, di parole di conforto, quando senti chi si la