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PAROLE D'AMORE

DAL CUORE DEL PADRE
DAL CUORE DEL FIGLIO

pagina 401
 

 

 

 

 

quando l'anima, ahimè, di altre potenze si rende preda
e altri fini si pone come meta del viaggio della propria navicella,
ignorando l'impulso primordiale che,
se essa con coraggio a seguire si mettesse,
verso il porto gioioso della sua felicità terrena la condurrebbe.
Sappi tu comunque essere dolce compagna delle Mie sofferenze,
ma anche delle Mie gioie quando,
grazie al contributo di più e più fattori
che alla Mia vittoria partecipano,
si apre il cuore della persona finalmente a ispirazioni diverse
che il cuore suo comincino a colmare
e a far ridondare di impulsi caricatori primitivi,
che impulsi diversi, e quindi direzioni diverse,
alla navicella loro imprimere possano e comincino a imprimere,
affinché scocchi almeno la scintilla di un diverso andare
che amo lo poi seguire, che fortemente amo Io poi seguire
perché padrone ridivento di quell'anima
che a Me il Mio potere su di lei
aveva incondizionatamente momentaneamente tolto,
pensando ad altri poteri che potessero alla sua anima
cose buone dare,
quando lo e solo lo cose buone posso dare,
perché del Bello e del Buono sono Io il gestore
e sono Io il detentore,
assoluto e in assoluto,
e questo concetto ti deve così profondamente essere chiaro
perché ancora tu capisca che questa è la partenza della realtà
che, anche se in cattiva o in brutta trasformata per voi si è,
buona e bella in partenza era
e dunque buona e bella è e definitivamente è.
Questo concetto dunque definitivamente chiaro ti sia,
perché questo concetto definitivamente
la Mia padronanza sulle cose spiegarti ti deve,
perché dunque allora ancora devi sapere che se Io,
come Mente divina pensante e raziocinante

 

 

 
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