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PAROLE D'AMORE

DAL CUORE DEL PADRE
DAL CUORE DEL FIGLIO

pagina 423
 

 

 

 

 

aveva ceduto,
e lo credevo che altrettanto avrebbe il cuore dell'uomo
all'amore Mio celeste altrettanto ceduto,
e che ascoltato avrebbe la Parola Mia divina e l'amore Mio divino
che opere meravigliose per lui e per il malato suo corpo
andava compiendo,

e credeva il Sacro Mio Cuore
che grande sarebbe stata la risposta dell'uomo
che grandemente avrebbe reagito a questo Mio amore
e alla forma del Mio amore per lui, aprendosi a Me
e a ciò che lo operavo per lui con tutto l'amore possibile,
ossia con l'infinitezza del Mio amore
e con la Mia capacità di amare
che era simbolo e dono prezioso dell'intervento Mio diretto
sulla natura che come Padre dovevo lo allo stato suo originario per
Me riavere
affinché ripristinato fosse il Mio potere su questa stessa natura,
potere che avevo in parte perduto perché Mi era stato rubato
e Mi era stato usurpato
da colui che non ne faceva buon uso
ma che con voce di drago sulle cose comandava
e che con lingue di fuoco accese
la natura al suo comando disperatamente piegava.


Credeva il Sacro Mio Cuore
che ravveduto si sarebbe l'uomo,
venendo in contatto con la forza Mia misteriosa
che su di lui e per lui operava
raddrizzando i suoi arti, ridando la luce,
riportando calore di vita là dove la pelle
si era imbrunita e squarciata, ridotta in piaghe purulente

laddove rosea e piena mostrarsi doveva,
e dunque credeva il Sacro Mio Cuore
che grato sarebbe a Me stato l'animo vostro umano,
nel vedere guarito il loro corpo,
nel vedere ripreso il bastone del comando
a colui che se ne era malamente impossessato,

 

 
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