I "ST. FRANCIS’ VOICES": dall'esperienza
del recital a quella del complesso vocale.
Il complesso vocale “ST. FRANCIS’ VOICES”
trova le sue origini nel gruppo le “Voci”, sorto diversi anni
fa ed impegnato a diffondere l'insegnamento evangelico attraverso l'espressione
teatrale del “recital”.
Nel corso degli anni, durante il nostro cammino, è stata avvertita
l'esigenza di espandere la nostra esperienza per aprirla ad altri orizzonti
e rendere ancora più visibile la gioia di vivere e di credere in
Gesù.
La capacità vocale di interpretare i testi dei recital, musicati
da Don Stefano Varnavà, ci ha convinti, era l'anno 1998, che era
giunto il momento di dar vita ad un complesso vocale, che abbiamo chiamato
ST. FRANCIS’ VOICES in onore di San Francesco d'Assisi al Fopponino,
parrocchia di Milano dove abitualmente ci si ritrova per fare le prove
e nella quale quasi tutti gli elementi del complesso fanno parte della
corale parrocchiale.
Il numero dei componenti è di circa 10 elementi, suddivisi tra
voci femminili (6 tra soprani e contralti) e maschili (3 tenori) mentre
Don Varnavà è il Direttore.
Nelle nostre rappresentazioni utilizziamo quasi sempre le “basi
musicali” che sono preparate dal Direttore insieme ad altri collaboratori
e che vengono utilizzate anche in sala d'incisione, mentre altre volte
utilizziamo la tastiera per accompagnare i nostri canti.
Nella sua breve esperienza d’insieme, il complesso ha già
realizzato 3 CD, due in onore di Maria e uno di canti gospel e spirituals,
tradotti in italiano e rielaborati da Don Varnavà..
La presenza di differenti tonalità di voci contribuisce ad arricchire
l'esecuzione dei brani, riuscendo ad alternare le voci soliste a quelle
dei tenori e dei contralti, accompagnate da una trama musicale di fondo
che richiama spesso il suono degli archi, delle trombe, dei tamburi e
del piano tastiera.
Ricordiamo i titoli dei 3 CD sino prodotti:
“MURA DI NAZARETH” – Nuovi canti mariani omaggio a Maria
“FINCHÉ SEI IN TEMPO” – Gospel and Spirituals
moderni
“COSÌ CANTÒ MARIA” – Seconda raccolta
di canti mariani
In tutti e tre si nota il serio impegno dimostrato dai componenti del
complesso nell'incidere i CD, ma anche la capacità di ogni cantante
nel saper interpretare i testi e le musiche col cuore e con vero amore
per Gesù e per Maria.
Le canzoni interpretate si possono trovare presso le librerie San Paolo
in musicassetta e fascicolo musicale e sono diffuse da radio private,
principalmente due: la più nota “Radio Maria” e da
“Radio Duomo Senigallia” che nel loro palinsesto ospitano
e diffondono i canti per allietare i momenti della giornata degli ascoltatori.
La nostra presenza vuole quindi essere un modo “diverso” di
presentare il messaggio evangelico di Gesù, dando una connotazione
di gioia e di allegria alla nostra proposta, ricordando a tutti che, come
diceva Sant'Agostino, “chi canta prega due volte”.
Roberto Penati a nome del
complesso vocale St. Francis Voices'
MURA DI NAZARETH (Sottotitolo: Omaggio a Maria in ricordo di Annamaria)
Un nuovo CD a cura di Don Stefano Varnavà e Giovanna Berardi
Molti non sanno che quando, durante la S. Messa, cantano
“Alleluia Passeranno i cieli”, il “Santo Corale”
o i “Salmi responsoriali”, oppure quando ascoltano alcuni
spirituals tradotti in italiano come “Jesus my Lord”, “When
the Saints go marchin’ in” (tradotto in “Camminiamo
sulla strada”, “Noboby knows” (tradotto in “Nessuno
sa il mio dolor”), rendono lode al Signore son canti che sono stati
composti o trascritti da Don Stefano Varnavà, sacerdote che vive
a Milano presso la Parrocchia di S. Francesco d'Assisi al Fopponino.
Giovanile nello spirito, arguto e pronto alla battuta, eclettico musicista,
il suo repertorio spazia dalle composizioni per organo, all'inno mariano,
al canto per corale a tre voci, sino alla musica per “recital”
di carattere religioso che rappresenta nei saloni degli oratori, nelle
chiese e negli auditorium, dovunque sia possibile la presenza per una
testimonianza cristiana.
Durante le numerose registrazioni in sala d'incisione, è venuto
spesso a contatto con noti cantanti, riuscendo a diffondere tra loro il
seme della “buona novella evangelica” e convincendo gli artisti
a scrivere e interpretare canzoni che sapessero portare un messaggio religioso
al mondo.
Autore di oltre seicento brani musicali, ha scritto musiche e canti in
occasione della partenza di sacerdoti per le missioni, nella circostanza
della festa della famiglia, degli anniversari di matrimonio e di sacerdozio
(“Tu es Sacerdos”) oltre ad inni di lode al Signore (uno per
tutti “Lui è Dio”, davvero coinvolgente) e allo Spirito
Santo.
Ma una particolare predilezione ha voluto riservare alla mamma di Gesù,
Maria Santissima, componendo in suo onore una numerosa serie di canti,
tra cui il “Magnificat” con testo latino, per corale a tre
voci
Il CD che viene ora presentato è una raccolta di canti mariani
interpretati dal complesso musicale “ST. FRANCIS' VOICES”,
con arrangiamenti moderni ma equilibrati che ne esaltano le qualità
musicali e canore.
La capacità vocale, unita ad un serio impegno espresso da tutti
i componenti del gruppo e da chi ha curato il mixing, hanno contribuito
a rendere davvero gradevole questo lavoro musicale e ci auguriamo che
le frequenze di “Novaradio A”, come già fatto da “Radio
Maria”, possano diffondere le note di questo CD per suscitare sentimenti
di gioia e di lode a Gesù ed a Maria.
Roberto Penati ed Elena Mattessich a nome del complesso
"St.. Francis' Voices"
"FINCHÉ SEI IN TEMPO GOSPEL & SPIRITUALS MODERNI"
CD a cura di Don Stefano Varnavà e Giovanna Berardi
Rugginenti Editore
La versatile capacità di Don Stefano Varnavà
di trasmettere il messaggio di Gesù attraverso la musica, ha reso
possibile l'utilizzo dello strumento dei CD che realizza con il gruppo
musicale ST. FRANCIS' VOICES e che porta ovunque attraverso i recitals
con il gruppo teatrale LE VOCI.
Radio Maria ha dedicato uno spazio culturale musicale
a un suo CD “Finché sei in tempo - Gospel & Spirituals
moderni”, alternando alle musiche un'intervista telefonica in diretta
con Don Stefano che ha spiegato le ragioni dell'ultimo suo lavoro e come
sia riuscito a raccogliere e realizzare sia discograficamente sia editorialmente
alcuni spirituals di varia provenienza (America, Francia, Israele, Italia),
prendendo spunto da diverse fonti musicali, quali quella ebraica e dei
negri americani che più degli altri sanno interpretare il senso
del Gospel e degli Spirituals.
Le canzoni, ben interpretate dal complesso musicale “ST. FRANCIS'
VOICES”, acquistano un tono di gioiosità e di limpidezza
espressiva, con un arrangiamento curato nei minimi particolari e che rispetta
pienamente le tendenze della musica giovanile religiosa in Italia oggi.
I Gospel sono articolati secondo lo schema “domanda
risposta” ma anche su frasi ritmiche cantate da soliste, che si
alternano a ritornelli cantati dal coro, dando così la sensazione
di essere immersi in un’atmosfera di preghiera e di appagamento
dello spirito, trasportati dalla musica in comunione fraterna tra noi
e Gesù, con il Padre che è nei cieli.
Il CD si muove attraverso un percorso musicale che ha
come protagonisti l'uomo da una parte e Dio dall'altra. Partendo dalla
condizione umana del peccato (“Finché sei in tempo”),
l'uomo può liberarsi da tale schiavitù iniziando il proprio
cammino di conversione con l’aiuto della Parola di Dio (“E’
la tua Parola”) e con la Preghiera (“Kumbaya”).
Deve poi saper accogliere Gesù, che è venuto
per salvarci (“Nascerà”) e per donarsi con il pane
di vita dell'Eucarestia, e solo così potrà avere la protezione
del Signore (“Custodiscimi”) e rendere gloria a Lui (“Gloria
a Colui che è”) per l'amore ricevuto che saprà poi
donare agli altri uomini (“Tu amico bianco”) che incontra
ogni giorno nella propria esistenza.
Insomma, un CD tutto da ascoltare e meditare, lasciandosi
trasportare dalle note e dagli strumenti che sembrano portarci in alto,
in quel mondo della gioia dove un giorno tutti troveremo dimora, e potremo
incontrare Gesù e Maria, la nostra Mamma per la quale la nostra
devozione riserva un posto particolare.
Roberto Penati
Presentazione di:
FINCHE’SEI IN TEMPO
Gospel e Spirituals di estrazione americana, israeliana, francese e italiana
a cura di Stefano Varnavà e Giovanna Berardi
interpretati dai “St. FRANCIS' VOICES" (Giovanna Berardi, Simone
Giorgi, Raffaella Goy, Elena Penati, Anna Pellegrini, Ileana Riva)
I cosiddetti “Gospel” sono canti del Vangelo
(Gospel in inglese vuol dire “Vangelo”), o meglio della Buona
Novella, anticipata nei testi delle Antiche Scritture e poi annunciata
per intero nel Vangelo, nella Parola di Gesù.
Le comunità metodiste, vari decenni di anni fa’, avevano
trovato la formula ideale per far conoscere i contenuti del messaggio
di Cristo: trasmetterli con la voce e con il corpo a tutti i partecipanti,
sollecitando la loro risposta fatta da brevi parole: “Amen, Alleluia,
Sia benedetto il Signore”.
Questo modo di esprimere e vivere le Parole del Vangelo si è poi
diffuso, specie nelle comunità di colore, mettendo in risalto soprattutto
il senso del ritmo e della danza. Sorsero cosi diversi gruppi cristiani
che portavano agli altri le Parole del Vangelo attraverso la loro particolare
caratteristica di canti, ritmi e costumi di allora.
Questa particolare caratteristica di cantare il Vangelo
ha assunto nel corso del tempo tre fisionomie:
a) la prima è quella originaria, rimasta invariata, che ora viene
rievocata e riproposta così come era espressa tanti anni fa’
da alcuni gruppi, specie di colore, denominatisi per l'appunto “gruppi
Gospel”.
b) una seconda, nella quale questo modo di presentare il Vangelo è
sfociato nei canti catecumenali, chiamati in Italia “Canti del Rinnovamento
dello Spirito”, che non attingono in senso stretto dal Vangelo,
ma sono allargati a tutto il contenuto della spiritualità cristiana
(Spirituals) pur conservando nei canti la gestualità e l’espressione
corporea.
c) una terza, che è quella che proponiamo, nella quale rimane la
finalità di trasmettere il contenuto del Vangelo attraverso il
canto e l’espressione corporea, ma senza quella sfarzosità
e spettacolarità che potrebbe mettere l’accento più
sull’aspetto folcloristico e spettacolare che sul contenuto stesso
del brano evangelico.
Per questo, per un motivo di maggior comprensibilità
e partecipazione di tutti al testo del Vangelo, questi nuovi Gospel e
Spirituals sono realizzati in lingua italiana.
Parte di questi sono di varia estrazione, americana, israeliana e francese,
mentre altri sono stati composti da autori italiani mantenendo, alcuni,
lo schema “domanda-risposta” degli antichi Gospel, altri,
invece, articolantisi su frasi ritmiche abbastanza estese.
Le armonie di questi canti sono ovviamente moderne. A questo proposito
vorrei citare una frase di lgor Stravinskij: “L’armonia, quale
viene insegnata oggi nelle scuole (musicali), diffonde delle regole che
sono state fissate molto tempo dopo la pubblicazione delle opere da cui
furono tratte e alle quali gli autori di tali opere non pensavano affatto:
i nostri trattati d’armonia fanno riferimento a Mozart e Haydn,
che non hanno mai sentito parlare di ‘trattati’ di armonia”.
Un’altra caratteristica di questi canti è la gioiosità.
A volte, negli ambienti religiosi, si confonde il serio col barboso, non
tenendo conto che c’è una concomitanza inevitabile tra la
vita e il piacere di vivere. La vita (anche quella spirituale) finisce
sempre per far giustizia delle cose noiose, barbose: sopravvive solo ciò
che piace, ciò che in qualche modo consola questa nostra necessità
di essere al mondo e di starci lodando Dio che, nella Sua bontà
di Padre, ci dona sempre dei motivi per ringraziarLo e lodarLo nella gioia.
don Stefano Varnavà
COSI’ CANTO’ MARIA
2° Raccolta Mariana a cura di Don Stefano Varnavà e Giovanna
Berardi
interpretati dai “St. Franci’s Voices”
RUGGINENTI EDITORE – Milano
Le emozioni che si provano ascoltando il nuovo CD di
Don Stefano Varnavà sono difficili da esprimere a parole: bisogna
ascoltarlo per rendersene conto.
E’ un inno a Maria che ripercorre la vita di Colei che era destinata
a diventare la Mamma di Gesù: la “giovane donna” di
Nazareth si trova improvvisamente a confrontarsi con la volontà
di Dio, la quale ha un disegno diverso da quello che Lei si immaginava.
E senza alcuna esitazione afferma il suo “Eccomi, sono la serva
del Signore; sia fatto di me secondo la Sua volontà”, rispondendo
all’invito dell’Angelo che la saluta dicendo “Ave Maria
gratia piena, Dominus tecum”. Inizia così la raccolta dei
canti con l’esecuzione dell’Ave Maria con testo e musica del
M° GhisoIfi-Spinelli, per continuare con l’Ave Maria di Pietro
Mascagni e la Salve Maria di S. Mercadante.
Sempre sul tema dell’Annunciazione il brano L’Angelo Gabriele
di Varnavà esprime davvero la vibrante attesa di Maria con un appropriato
arrangiamento unito alle buone capacità vocali ed interpretative
del complesso che lo esegue. L’incontro con il Signore non poteva
restare nascosto a lungo e quando Maria si reca in visita dalla cugina
Elisabetta, scaturisce spontaneo dal Suo cuore un canto di lode e di gioia:
il Magnificat che trova espressione in Così cantò Maria,
brano di grande tenerezza musicale che alternando due tonalità
di voci in perfetta simbiosi, trasporta l’animo umano verso il cielo
e fa immaginare come Maria sapeva pregare con umiltà e semplicità.
Il Magnificat del brano N° 11 riprende la stessa preghiera nel testo
tradizionale latino, accompagnando il canto a tre voci con trombe, archi
e tamburi che rendono l’esecuzione gioiosa e travolgente, pur mantenendo
quell’atmosfera di sacralità che si addice a una preghiera.
I brani che precedono sono una invocazione a Maria per chiedere la Sua
protezione e il Suo aiuto: la Salve Regina a due voci di G.B. Pergolesi
e la Salve Regina di misericordia a tre voci di S. Varnavà, ci
vogliono ricordare che la Sua protezione non manca mai a chi La invoca.
Quest’ultimo pezzo esprime una tale armonia di note e di voci al
punto che, chi lo ascolta, non può trattenere la commozione che
gli pervade l’animo, grazie a una stesura e a un’interpretazione
musicale davvero coinvolgenti.
Ma non possiamo dimenticare la presenza di Maria anche come Madre di Gesù
e nostra, e allora eccola in Vergin tutto amor di F. Durante e Vergine
Madre Figlia del tuo Figlio a tre voci, brano nel quale Don Varnavà
ha musicato le prime terzine dell’ultimo Canto del Paradiso di Dante
Alighieri, adattando con maestria e intuito musicale le note alle parole.
Infine, al N° 2 del CD, il brano Piede di donna di Varnavà
riassume tutte le caratteristiche di Maria: Madre di Gesù, Immacolata,
Assunta in cielo, Guida ai nostri passi, Protettrice contro il male, Presenza
miracolosa sulla terra, ricordando la frase biblica rivolta al serpente:
“ma il suo piede ti schiaccerà il capo”.
In tutto il CD emergono le voci del complesso St. Francis’ Voices,
delicate e nello stesso tempo possenti, acute e modulate, che formano
un insieme canoro piacevole da ascoltare, frutto del lavoro di seri professionisti.
Insomma, un altro CD degno di entrare nelle collezioni musicali delle
nostre case e di essere diffuso ovunque si voglia rendere lode e gloria
a Maria.
Ci sembra importante anche far notare che il fascicolo musicale edito
da RUGGINENTI EDITORE, oltre alla partitura dei singoli canti, contiene
anche una proposta di testi studiati appositamente per la presentazione
drammatizzata dei canti in occasione di concerti o simili.
Roberto Penati, a nome del complesso vocale “St.
Francis’ Voices”
ADORO TE DE VO TE
Canti dell’Eucarestia e al Sacro Cuore di Gesù
a cura di Don Stefano Varnavà e di Giovanna Berardi
Presentare “Gesù Eucarestia” in modo chiaro e con semplicità
di argomenti non è facile, specialmente se viene usato il linguaggio
musicale
Il nuovo CD “Adoro Te devote” recentemente pubblicato da don
Stefano Varnavà, riesce invece a far scoprire il profondo significato
della presenza di Dio in mezzo agli uomini.
L’adorazione, il colloquio personale riservato, il senso di ringraziamento,
in una parola l’invito ad aprire il cuore a Gesù e ad ascoltarlo:
sono questi gli stimoli che ci vengono proposti dai brani elaborati con
essenzialità di strumenti e di voci e con delicatezza di suoni,
corredato nella partitura anche da testi utili per una presentazione drammatizzata
dei canti.
Un’atmosfera soffusa che predispone alla meditazione e alla preghiera,
per parlare a Gesù come a un amico, confidando a Lui ogni difficoltà,
gioia e dolore, sentimenti che sono presenti in ogni animo umano.
Le voci, contenute nel numero, riescono con dolcezza ad aiutare la meditazione,
insieme a una tonalità musicale che riecheggia come un’eco
lontana, per non disturbare la quiete contemplativa di chi desidera stare
davanti al tabernacolo, alla presenza dell’Ostia consacrata.
Gesù è sempre pronto ad accogliere ognuno di noi, e basta
un piccolo gesto di amore e di fede perché ogni peccato sia perdonato
e possa così iniziare con Lui una “amicizia nuova e ardente”
(brano “Un’amicizia nuova”) che duri tutta la vita.
La sequenza dei brani riflette lo stato d’animo di chi decide di
rompere con il proprio egoismo e la propria diffidenza e si mette, in
ginocchio, davanti all’Eucarestia, in silenzio, in preghiera, in
adorazione.
E allora il cuore si apre e adora Gesù: “latens deitas”
(brano “Adoro Te devote”), “panis vere, in terra viventium”
(brano “Bone Pastor”), “piccolo pezzo di pane”
(brano “Così ti nascondi Gesù”) che sa dare
vigore e forza all’uomo. Bisogna solo avere il coraggio di fare
il primo passo e andare verso Gesù con l’innocenza del bambino
e liberi da ogni pregiudizio, presentandoci a Lui così come siamo,
con le nostre debolezze, anche se “non siamo degni e le nostre mani
sono vuote” (brano “La mia casa non è degna”)
Bastano poche parole, “Agnus Dei qui tollis peccata mundi, dona
nobis pacem” (brano “Agnus Dei”) e subito l’incontro
con Gesù sarà trasfigurante; la potenza del Suo Spirito
entrerà dentro di noi e sapremo vivere la nostra esperienza quotidiana
in modo radicalmente diverso.
L’Eucarestia è la presenza di Gesù in mezzo a noi,
“Panis angelicus, panis hominum” (brano “Panis angelicus”)
che ci accompagna e ci illumina lungo “la strada che ha mostrato
a noi e che faremo insieme” (brano “Con gioia e con amore”).
“T’adoriam Ostia divina” e “Ti adoro ogni momento”
(brani omonimi): ripetiamolo e cantiamolo spesso, come la tradizione popolare
ci ricorda e ci insegna, per restare sempre con Gesù Eucarestia,
“Tu dei forti la dolcezza, Tu dei deboli il vigor”.
Le voci e le musiche dei brani del CD sono davvero equilibrate e predispongono
l’animo ad entrare in comunione di spirito con Gesù.
Bisogna lasciarsi guidare dalle melodie vocali che emergono per la loro
espressività, e si viene trasportati in un mondo di riflessione
per contemplare il mistero dell’Eucarestia.
Attraverso l’ascolto del CD si comprende come questo mistero non
sia inaccessibile agli uomini, ma diventi presenza viva di Gesù,
come Lui stesso ci ha detto: “Ecco, Io sarò con voi tutti
i giorni fino alla fine del mondo” (Mt, 28,20).
Il CD dedicato al Sacro Cuore di Gesù è
l’ultimo di una serie di “Canti a Gesù e a Maria”
iniziata qualche anno fa con “VERO AMORE È GESÙ”
e poi con “TU SEI DEL TUO DIO”, canti tradizionali e popolari,
ai quali ha fatto seguito una prima raccolta dedicata in particolare ala
Madonna con “MURA DI NAZARETH”, canti che raccontano la vita
di Maria dalla giovinezza sino al momento in cui diventerà la Mamma
di Gesù, rispondendo con il suo “Sì” all’Angelo
del Signore. E’ seguita poi una seconda serie di canti mariani,
con il CD “COSÌ CANTO’ MARIA” in cui si trovano
anche brani di musica più impegnata (gli autori sono Pergolesi,
Mascagni, Mercadante etc.), dal Magnificat al Salve Regina, insieme ad
altri mariani più tradizionali.
Tutte le composizioni musicali sono particolarmente curate negli arrangiamenti
e nell’esecuzione e rappresentano sicuramente una valida opportunità
per conoscere nuove melodie che sappiano parlare ai giovani e agli adulti,
in un panorama musicale dove ancora troppo poco si cantano le lodi a Gesù
e a Maria, e ai quali invece dobbiamo riservare un posto d’onore
nelle nostre preghiere di ogni giorno.
Roberto Penati
Musicassetta e fascicolo musicale: “ADORO TE DEVOTE”
a cura di don Stefano Varnavà e Giovanna Berardi - RUGGINENTI EDITORE
INTERVISTA
GIORNALISTA - Don Stefano, ho intravisto il suo nuovo
lavoro editoriale: “Adoro Te Devote”, canti all’Eucarestia
e al Sacro Cuore di Gesù.
Lei aveva già fatto dei canti eucaristici. Questo è un aggiornamento?
DON STEFANO – No. Sono di una tipologia diversa
dai precedenti.
Nelle pubblicazioni: “CANTI CRISTIANI” e “CANTI DELLA
GLORIA” che risalgono a un po’ di anni fa’, avevo fatto
dei canti specifici per la celebrazione eucaristica della Santa Messa.
GIORNALISTA - Ad esempio...
DON STEFANO – Il canto “Veniamo alla Tua
cena” continua così: “L’ultima che hai fatto
in mezzo a noi, quando Giuda la Tua vita l’aveva già venduta”.
In questo canto ho voluto mettere in risalto il fatto che la S. Messa
è la memoria, dove riviviamo e dove Gesù stesso ci fa rivivere
l’ultima cena che Lui ha voluto fare con i Suoi apostoli: la cena
pasquale.
Un altro di quei canti dice: “Noi ci nutriam di quel corpo che fu
crocifisso per noi”. La S. Messa è consacrazione ed è
anche nutrirsi del Suo corpo.
I canti per la S. Messa dovrebbero tener conto di questa realtà
fondamentale.
GIORNALISTA. Ma la Messa è anche un trovarsi insieme.
DON STEFANO - Certamente, non per niente dovrebbe essere
un banchetto. Ma la Messa non è solo un trovarsi assieme, un fare
assemblea. Questa è solo la dimensione “orizzontale”
del fatto eucaristico. C’è la dimensione “verticale”,
che è la prima e la più importante: il rapporto Dio/creatura
e creatura/Dio, rivivendo e ripresentando l’ultima cena di Gesù.
Purtroppo ci sono tanti canti, utilizzati durante la celebrazione della
Messa, che sono o insufficienti o al di fuori del tema eucaristico.
GIORNALISTA - Questi canti eucaristici che ha curato
ultimamente, allora come li colloca? Nella Messa?
DON STEFANO – Non solo! Qualcuno di loro potrebbe
essere utilizzato anche per la Messa, come ringraziamento dopo la Comunione,
ma essi sono stati raccolti soprattutto per l’Adorazione eucaristica.
GIORNALISTA - Adorazione eucaristica? Che differenza
fa?
DON STEFANO - Gesù ha detto: “Io sarò
sempre con voi”. E questa presenza è spirituale, con il Suo
Spirito, ma anche eucaristica, sotto le specie del pane e del vino.
Noi ci siamo un po’ allontanati dall’idea e dalla realtà
dell’Eucarestia come presenza continua di Gesù in mezzo a
noi, nel Tabernacolo, sull’Altare.
GIORNALISTA - E’ vero, anzi le dirò che
la maggior parte dei Tabernacoli qui in Diocesi di Milano non è
più sull’Altare centrale ma in un angolo quasi nascosto.
Questo perché si è continuamente messo in risalto il momento
consacratorio dell’Eucarestia che avviene durante la Messa e si
è trascurato l’altro aspetto, la presenza continua e costante
di Gesù nelle Ostie consacrate.
GIORNALISTA – Ma, finita la Messa, non sarebbe
obbligatorio conservare delle Ostie consacrate!
DON STEFANO - Difatti i protestanti in genere non conservano
le Ostie che rimangono. Finita la celebrazione delle loro Messe, chiudono
la loro chiesa la quale rimane chiusa fino alla successiva festività
religiosa. Solo le chiese più importanti per i monumenti artistici
o per il turismo rimangono aperte al pubblico.
Nelle Chiese cattoliche invece continua la prassi del Tabernacolo davanti
al quale arde un lumino rosso per indicare la presenza di Gesù
Eucarestia.
Ma torniamo a noi. Questa realizzazione editoriale e musicale vuole essere
un aiuto per l’Adorazione eucaristica dei fedeli.
GIORNALISTA - Ma l’adorazione eucaristica non è
una cosa privata?
DON STEFANO – Sì, ma in certe circostanze
diventa anche un atto pubblico fatto da una parte della comunità.
GIORNALISTA - Un esempio...
DON STEFANO - Tutti i sabati del mese, nella Chiesa di
San Bartolomeo qui a Milano, un gruppo di fedeli fa l’Adorazione
eucaristica dalle ore 21 alle ore 23,30.
Io mi sono impegnato ad animare tale Adorazione un sabato al mese. Si
alternano dei momenti di Adorazione personale ad altri di Adorazione comunitaria.
GIORNALISTA - Come si svolge questa Adorazione comunitaria?
DON STEFANO - C’è la lettura di un atto
eucaristico, lettura se si vuole anche drammatizzata, fatta a più
voci. Seguono alcuni momenti di riflessione personale che si concludono
con un canto di adorazione eseguito da un coretto o da un solista, oppure
trasmesso da un CD o musicassetta inseriti nell’impianto di amplificazione
della Chiesa.
GIORNALISTA - E queste letture dove si trovano?
DON STEFANO - Nel fascicolo stesso dove la prima parte
è occupata dalle musiche e dai testi, e la seconda riporta esempi
e racconti già drammatizzati, cioè divisi a personaggi.
GIORNALISTA - Posso leggerne uno?
DON STEFANO - Certamente! Prendiamo questo che è
breve:
DIECI LAMPADE
DONNA - Dieci ragazze con dieci lampade.
UOMO - Dieci amiche della sposa che vogliono partecipare
alla sua gioia illuminando il sentiero che le porterà insieme allo
sposo nella sua nuova casa.
RAGAZZA - Un sentiero costeggiatoda dieci lampade. Ognuna
un segno visibile e gratuito di una presenza: quella di un’amica
fedele.
GIOVANE - Anche nelle nostre Chiese è sempre accesa
una lampada: il segno della presenza eucaristica di Gesù.
DONNA - E’ uno sposo che è già venuto
2000 anni fa’, ma che deve ritornare per ciascuno di noi e per tutta
l’umanità.
GIOVANE - Lampada che arde davanti a Gesù Eucarestia,
segno di una presenza e segno di un’attesa.
RAGAZZA - Un protestante, durante un giro turistico,
entrò con la sua bambina in una Chiesa cattolica. Invece di guardare
le opere d’arte, la bambina fu incuriosita dal lumicino rosso che
ardeva in un angolo accanto al tabernacolo e chiese:
2° RAGAZZA – Papà, perché quel
lumicino rosso?
UOMO - Perché, secondo i cattolici, dentro quell’armadietto
c’è Gesù sotto forma di pane consacrato. La lampada
ricorda a tutti la Sua presenza.
DONNA - Rispose sinceramente il padre.
RAGAZZA - Una settimana dopo, padre e figlia entrarono
nella loro Chiesa per la funzione domenicale. La bambina si guardò
intorno per un po’, poi tirò la giacca del padre:
2° RAGAZZA - Papà, perché qui non c’è
il lumino rosso?
UOMO - Per noi protestanti, qui non c’è
Gesù, bambina mia.
RAGAZZA - La bambina si accigliò. Poi prendendo
la mano del padre disse:
2° RAGAZZA - Papà, andiamo in una Chiesa dove
c’è Gesù!
GIORNALISTA. La cosa è interessante.
DON STEFANO - Nel fascicolo ci sono 17 canti con il relativo
racconto introduttivo.
GIORNALISTA - Che tipologia musicale hanno questi brani:
rock, country, gospel?
DON STEFANO - Nessuna di queste tipologie. Sono canti
che anzitutto sono stati trascritti ed eseguiti in tonalità accessibili
alle comunità e alle cantorie parrocchiali. Possono essere cantati
da un solista, oppure a tre voci: soprano, contralto, tenore.
Per gli accompagnamenti: alcuni sono accompagnati dall’orchestra,
altri dall’organo, più uno strumento che fa delle variazioni.
GIORNALISTA - Sono brani difficili?
DON STEFANO - Non presentano particolari difficoltà,
si imparano facilmente e alcuni sono adatti anche per i ragazzi.
GIORNALISTA - E gli autori?
DON STEFANO - Sono di diverse epoche, e alcuni molto
validi quali Mozart, Durante, Gounod, Mercadante, Sibelius. Alcuni sono
anche miei.
GIORNALISTA - Quale accoglienza prevede nel pubblico?
DON STEFANO - Certo non sono canzoni rock. Il testo dei
canti richiede una certa atmosfera, bella ma raccolta, viva ma non sguaiata.
Sono canti che devono aiutare a pregare Gesù eucaristico in modo
sereno e con cuore caldo. Se i sacerdoti e le suore vorranno approfittare
di questo sussidio, vedranno presto dei buoni frutti: un maggior interesse,
dapprima, verso il Cuore di Gesù, e poi una maggior presenza di
uomini, donne e ragazzi davanti al Tabernacolo.
PIEDE DI NONNA
Un commento al canto: “PIEDE DI DONNA” della
2° raccolta mariana a cura di don S. Varnavà e G. Berardi “COSI’
CANTO’ MARIA” (musicassetta e fascicolo musicale RUGGINENTI
EDITORE - Milano).
1° Piede di Donna,
Donna Madonna
tutte le genti un dì
ti chiameran beata.
Piede di Donna,
tu profezia e promessa
nei secoli eterni
di un Padre che ci ama.
Nella Genesi, dopo il racconto della caduta di Adamo
ed Eva c’è una promessa che è anche una profezia:
1l Signore Iddio disse al serpente: Io porrò ostilità tra
te e la donna. tra la tua stirpe e la sua. Tu attenterai al suo piede
ma lei ti schiaccerà la testa.
Tu serpente questa volta hai vinto ma non sarà sempre così.
Arriverà il momento in cui qualcuno ti immobilizzerà”.
In questo brano della Genesi troviamo la prima profezia riguardante Maria
di Nazareth. La Madonna era già lì all’inizio delle
Scritture.
2° Piede di Donna,
senza calzari
che il serpente tenterà
di mordere al calcagno.
Piede di Donna,
accorto e ben deciso
che il capo schiaccerà
al vecchio tentatore.
Maria, tutta vera davanti a Dio, apparentemente indifesa
(senza calzari) ma forte della sua innocenza e purezza potrà apparire
al serpente un facile bersaglio. E il serpente tenterà di colpirla
nel punto più esposto (il calcagno). Ma la donna, questa volta
attenta e vigilante. schiaccerà il capo del vecchio tentatore col
suo piede forte e deciso.
3° Piede di Donna
Donna e Signora
che nuova dignità
darà ai figli d’Eva.
Piede di Donna,
la fede che ti guida
affronterà le spine
la polvere e i sassi
Con la mossa del suo piede, schiacciando la testa del
serpente ed impedendogli così di rinnovare la sua tentazione sottile,
la nuova donna, l’Eva rinnovata, ridarà a tutte le donne
la loro dignità, quella dignità che Dio aveva messo in Adamo
ed Eva, la dignità dei figli di Dio. E la fede, la vera logica
dell’essere umano, sarà l’aiuto e la guida a che i
passi possano inoltrarsi anche tra le spine e i sassi.
La Madonna non ha avuto una vita facile, ma anche nelle situazioni più
imbarazzanti e complicate ha saputo, alla luce delle fede, riconoscere
la strada d’uscita che Dio le aveva preparato pur in mezzo a tante
difficoltà.
4° Piede di Donna,
dolce e leggero
che passerai sull’erba
senza sciupare i fiori.
Piede di Donna,
che vai per la tua strada
somiglieranno ai tuoi
i piedi del tuo Figlio.
La delicatezza di Maria è appena accennata nelle
poche sue parole che i Vangeli riportano. Questa delicatezza è
stata da lei trasmessa a suo Figlio Gesù, che non spegnerà
il lucignolo fumigante e non guarderà l’adultera portata
con ostentazione alla Sua presenza.
5° Piedi di Donna,
da accarezzare,
saran baciati un dì
in quelli di tuo Figlio.
Piedi di Donna,
i primi tra le donne
portati su nei cieli
dagli Angeli esultanti.
I piedi di Maria sono stati i primi piedi femminili che
hanno varcato la porta dl Paradiso.
Il corpo glorioso di Maria assunta in cielo è stato portato dagli
Angeli che in lei hanno riconosciuto una grandezza (di corpo e di spirito)
superiore alla loro: Regina degli Angeli.
6° Piedi di Donna,
pieni di rose,
come li vedranno
là dove apparirai.
Piedi ai Donna,
di Donna immacolata,
guidate i nostri passi
per giunger fino a lei
per giunger fino a lei.
In tante apparizioni, i piedi di Maria sono abbelliti
da una rosa. La bellezza composita e il profumo intenso della rosa stanno
a significare l’insieme delle squisite qualità di Maria,
la loro compattezza.
Che Maria aiuti anche noi a guidare i nostri passi per arrivare là
dove lei ci ha preceduto: nel seno del Padre.
"AI FIORI CHIEDERÒ' di disegnare lassù nel cielo...
Seconda raccolta di Gospel & Spirituals moderni"
CD a cura di Don Stefano Varnavà e Giovanna Berardi Edizioni Rugginenti
Questa seconda raccolta di “Gospel & Spirituals
moderni” fa seguito a quella realizzata due anni fa, nel 2000, con
il titolo “Finché sei in tempo”.
La nuova raccolta “Ai fiori chiederò...”
si presenta con suggestivi brani musicali che proiettano la meditazione
lungo le strade del cielo.
Riprendendo i temi del Vangelo (Gospel in inglese vuol
dire “Vangelo”) viene portato all'attenzione dell'ascoltatore,
nella sua profondità di contenuti, il messaggio d'amore e di gioia
che annuncia la Buona Novella, anticipata nei testi delle Antiche Scritture
e poi annunciata per intero nel Vangelo, nella Parola di Gesù.
La musica e l'esecuzione canora aiutano a sintonizzare
il cuore e la mente sulla lunghezza d'onda di Gesù e del Padre
nostro, Signore che “Nella sua mano” (brano 5) racchiude tutti
noi per condurci a Lui.
La raccolta di apre con una preghiera invocazione “Ai
fiori chiederò” che, soprattutto oggi nei tempi che si stanno
vivendo, si dovrebbe recitare più di frequente: “Non ascoltar
le pazze voci dell'umanità ma il cuore di chi ama Te”.
Ma è solo “Con occhio buono” e puro
(brano 2) che l'uomo può vedere la verità con lealtà
e semplicità. Tutte qualità che oggi sembrano scomparse
ma che non dobbiamo dimenticare di porre sempre alla base di ogni nostra
azione.
Perché solo così, quando “Il Signore
ritornerà” (brano 3) si potrà davvero sentire il nostro
cuore che impazzirà e come l'amore vince il male, Lui vincerà
il mondo.
Ma prima di tutto, dentro di noi, deve regnare la pace
(“Pace a te”, brano 6), per poter prendere nuovo slancio e
vigore nell'affrontare le prove della vita
E anche quando gli errori che si commettono sembrano
caderci addosso come macigni, scuotiamoci dalle angustie e dalle tristezze
e “Riprendiamo la strada” (brano 7), ritorniamo da Lui perché
con noi camminerà”.
I1 nostro compito è quello di trasmettere l'Amore
che Gesù ci ha insegnato, mettendo a frutto i talenti che ci sono
stati donati (“Un solo talento”, brano 12), perché
quando avremo terminato la nostra corsa terrena, torneremo da soli davanti
a Lui (“Tu sarai solo”, brano 9) e nessun altro lo farà
per noi.
Guardiamo a Gesù, alla sua vita (“Una pietra
per guanciale”, brano 11) consumata in intensa comunione con il
Padre e recitiamo insieme all'apostolo Pietro la preghiera “Tu sei
per me un padre” (brano 10)
E allora “Scenderan le stelle” (brano 8),
come recita un tradizionale canto ebraico, e tutto il creato canterà
le lodi a Lui nostro Dio, il nostro Creatore, perché dal nostro
cuore sale nei cieli il nostro Amore per Lui.
Anche in questa edizione, al termine del fascicolo dei
canti, viene inserita una “Proposta per una presentazione drammatizzata
dei canti” con testi per ogni brano musicale.
L'elevato impegno musicale si nota ancora una volta nell'esecuzione
dei brani e negli arrangiamenti.
La vibrante presenza delle voci, di strumenti tradizionali
e non usuali quali il banjo (che riecheggia le ballate country) ed i tamburelli
con il battito di mani, rendono davvero delizioso e gradevole il CD, tutto
da gustare e meditare con la stessa attenzione che si dedica alla lettura
di un appassionante libro.
Roberto Penati
“VENIAMO AD INCONTRARTI”
Seconda raccolta di Canti Eucaristici
per il coro parrocchiale e per i ragazzi
CD a cura di Don Stefano Varnavà e Giovanna Berardi – Edizioni
Rugginenti
Questa seconda raccolta di “Canti Eucaristici”,
che fa seguito a quella di un anno fa dal titolo “Adoro Te devote”,
viene realizzata con lo scopo di offrire un valido sussidio alle Comunità
per una più intensa partecipazione alla S. Messa, dove l’Eucarestia
è al centro della liturgia.
Molto originale è la struttura del CD: una prima parte contiene
i canti che possono essere eseguiti dalla cantoria parrocchiale mentre
una seconda parte è dedicata ai canti per i ragazzi, interpretati
da voci bianche che danno un tocco celestiale alla composizione musicale.
L’atmosfera che si respira ascoltando il CD è di preghiera
e di meditazione: il mistero del corpo e del sangue di Gesù diventano
nutrimento di vita per accompagnare ogni giorno l’uomo nel suo cammino
terreno.
“Veniamo ad incontrarti” è il primo brano che si ascolta
nel CD: è una gioia per chi si affida a Gesù, ricevere “quel
pane che tu hai preparato per noi” e “portare la tua presenza
e il tuo messaggio tra la gente”.
Una musica riflessiva, con l’utilizzo di strumenti ad arco e delle
note acute, accompagna il secondo brano “Venite dal profondo”:
l’uomo e Dio sono seduti alla stessa mensa e così ci viene
dato nelle nostre mani il corpo di Gesù, Verbo che si fa carne
e nutrimento per noi
“Gesù Gesù” (The Love Round) diventa così
l’invocazione che si innalza spontanea, come si canta nel terzo
brano composto da un autore del 1500, Josquin Després, ma che ancora
oggi sa esprimere tutta la sua efficacia soprattutto se eseguito “a
canone a 3 voci” come dalla trascrizione di Stefano Varnavà.
I tre brani che seguono, “Ave Verum”, “Il tuo corpo
crocifisso” e “Ora Sesta”, esprimono il travaglio della
passione di Gesù, immolato in croce per noi e che, donandoci il
Suo corpo ,ci ha aperto le porte della salvezza.
E per questo motivo non possiamo dimenticare che come il Signore ha donato
a noi Gesù, così noi dobbiamo “dare la parte migliore
di noi stessi e dei nostri giorni”, come recita il canto “Dio
ci ha dato Suo figlio”.
Ed è a questo punto che si inserisce il brano “Padre buono,
dolce uomo Gesù”. La musica, l’arrangiamento e l’interpretazione
vibrante, appassionata e coinvolgente di Anna D’Amico, rendono il
canto davvero suggestivo: non si può non farsi prendere dalle note
e dall’espressione vocale e sentirsi partecipi della stessa commozione
che ci trasmette la sua esecuzione. Brividi d’amore che pervadono
l’anima e che ti trasportano sulle ali delle note per le vie del
cielo.
Gli ultimi due brani della prima parte del CD ci invitano ad accostarci
al banchetto eucaristico perché il Signore ci accoglie sempre per
donarsi a noi, perdonando i nostri errori e restando sempre nel nostro
cuore. “Oggi figlio dell’eterno”, riprende una preghiera
dalla liturgia della “Messa in Coena Domini del giovedì Santo”,
mentre “Sei venuto a me” è la trascrizione di una musica
di J.S. Bach .
Nella secondo parte del CD, come già detto, i brani sono dedicati
ai ragazzi e per differenziali dagli altri, la presentazione nel libro
contenente il sussidio musicale è preceduta da un disegno a china
eseguito da un ragazzo di terza media, Michele Penati, che rappresenta
un Angelo che porta tra le mani il vino ed il pane eucaristico.
“Mille luci, mille canti” e “Gesù non sono degno”
sono i primi due brani che si ascoltano e che aiutano i ragazzi a comprendere
l’importanza di ricevere la Santa Comunione e di avere Gesù
come amico che rimane nel loro cuore e che, anche quando si addormentano,
“Lui li veglia e li attende sino al mattino”.
Gli ultimi dieci brani riprendono i momenti più importanti della
S. Messa.
- L’Alleluja prima del Vangelo, con due canti tra cui “Le
sue parole non passeranno”, notissimo brano di Don Varnavà
che da decenni viene eseguito nelle S. Messe e che ha ormai travalicato
i confini nazionali
- L’Offertorio con “Mille spighe di grano”, canto tradizionale
spagnolo e “Per il pane che ci dai”, negro spiritual eseguito
a due voci e “Nel Mistero” - La S. Comunione con ”Soltanto
una parola (Domine non sum dignus), “Gesù (Jesus my Lord)”
negro spiritual eseguito a tre voci – Il Ringraziamento con “Gesù
grazie” e “Io so che il Signore è qui” che sentiamo
risuonare nelle Chiese durante le celebrazioni della “ Prima Santa
Comunione” dalle voci dei nostri ragazzi.
Anche se composto da 24 brani, e quindi con una durata più lunga
di quelli normali, il CD sicuramente un traguardo lo raggiunge: quello
di accompagnare chi lo ascolta verso la certezza che Gesù non ci
abbandonerà mai perché, come Lui stesso ha detto, “Ecco,
Io sarò con Voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”
(Mt 28,20).
Roberto Penati
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