creato a immagine Mia e a somiglianza.
Immensamente grande
è dunque stato questo Mio amore per voi,
Mie amate creature, Miei figli adorati,
ancora e ancor più oggi
perché ancora di più vi devo amare - oggi più
che mai -
per allontanare da voi
il pericolo incombente di autodistruzione di voi stessi
e di tutto ciò che intorno a voi
ben poco ancora risplende dell'antico Mio splendore,
che a piene mani avevo lo distribuito
sulla tavolozza del vostro giardino,
dove per giardino la vostra stessa vita intendo,
che chiusa in un giardino avevo Io voluta
perché nell'intimità del proprio grembo
avesse a vivere e a prosperare
senza tema di forti scossoni e senza attese di strani acquazzoni che,
come tempeste inattese e inarrestabili,
i colori smaglianti del cielo e delle piante,
degli alberi e dei fiori,
nel cupo imbrunire della tempesta, scoloriscono e incupiscono,
quando la luce più non risplende perché coperto si è
il cielo
nell'attesa che scariche di pioggia
ogni dolore e ogni tensione annullino e portino via,
ora che ogni cosa si è confusa,
ora che la luce e il buio, il colore e l'opacità,
la nebbia al lucido tersore si sono frammisti
e si sono mescolati,
quando separati dovevano essere
perché diversamente regolati.
Immensamente grande è
l'amore Mio per voi, nonostante tutto,
nonostante lo scempio immondo che di voi permettete
e sorride il Cuore Mio perché non demorde
il Sacro Cuore Mio divino
dal credere che comunque finirete col credere
che sono lo il Padrone di ogni cosa